Koper Card – la chiave che apre le porte della città e ti permette di andare alla scoperta del centro storico di Capodistria.
Con la carta turistica Koper Card si riceve dei coupon per visitare i monumenti principali della città e le esperienze locali. Due coupon valgono come biglietti d’ingresso nel campanile e per la visita guidata del Palazzo Pretorio, mentre gli altri quattro coupon valgono ossia per altri monumenti o per le esperienze locali. L’uso delle offerte si può fare semplicemente mostrando la Koper Card e consegnando all’offerente il coupon dei monumenti e esperienze.
Lungo il percorso attraverso la città aspettano anche altre offerte della Koper Card; sconti, regali all’acquisto e all’uso dei servizi dagli offerenti nel centro città con l’etichetta della Koper Card. L’uso degli sconti si può fare più volte nel periodo della validità della carta, ad ogni acquisto o ordine dei servizi offerti dagli offerenti.
E non è tutto. Dopo la data di scadenza, la Koper Card diventa con un semplice gesto un souvenir. Come? Attaccando l’adesivo magnetico ricevuto all’acquisto della carta turistica sul retro e diventa già un’originale souvenir da Capodistria.
Palazzo Pretorio e campanile
Con la sua insolita e eccezionale immagine il Palazzo Pretorioè stato costruito nel 13. secolo, più esattamente nel 1254. Il palazzo fu sede del Podestà, oggi sindaco, dei capitani che erano comandanti delle grandi navi di lusso e del Gran consiglio, i membri del quale erano delle persone ricche e importanti. Oggi dentro nel palazzo ci sono la sala dei matrimoni, la stanza dello sindaco e la sala del consiglio comunale, quindi tutti le stanze usate per il protocollo. Quindi anche oggi rappresenta il monumento culturale più importante, e un pezzo della ricca eredità indispensabile di Capodistria.
Il campanile è stato costruito nel 12. Secolo. Già dai tempi degli patriarchi d’Aquilea serviva come un punto di sorveglianza per proteggere la città ed è ancora oggi l’edificio più alto in tutta la Capodistria. L’orologio gigante in mezzo al campanile risale all’anno 1463. La campana che suona ancora oggi, ed è la più vecchia ancora funzionante nella Slovenia, è stata fatta dall’esperto della fonderia veneziana Giacomo, nel 1333. Durante i secoli le campane annunciavano le messe, il lavoro, riposo, gli incidenti, malattie e pericoli degli attacchi. Oggi il campanile offre una vista bellissima su tutta la città ed è anche il punto più alto che indica il centro storico.
Riserva naturale Val Stagnon
Val Stagnon è, malgrado la sua piccola superficie, un ambiente molto vario derivante dall’intreccio di habitat salmastri e d’acqua dolce. La laguna rappresenta quasi tre quarti della superficie e con le sue paludi salmastre, gli isolotti dove nidificano gli uccelli e le velme, è un habitat per molte specie rare di animali e piante. Le piante più note sono le alofite, che in Slovenia possiamo trovare solo in Val Stagnon e nelle saline di Sicciole e di Strugnano. Gli uccelli sono il gruppo di animali che in Val Stagnon si nota di più, soprattutto per la loro varietà. Nella zona di soli 122 ettari sono state osservate nell’ultimo decennio 250 specie di uccelli diversi, ed il numero sta ancora aumentando. Da notare che questa quantità rappresenta più del 60% delle specie osservate in tutta la Slovenia!
Marezige
Nel cuore della terra del Refosco si trova un villaggio, molto speciale, Marezige, dove ogni visitatore può godere di un bellissimo panorama su tutta la baia di Capodistria. Il villaggio, nell’Istria slovena, è una rarità. Le case, un tempo, erano vecchie e in pietra, i tetti ricoperti di paglia o lastre sottili. All’interno avevano un focolare nero ed erano ornate con semplici ricami istriani. Oggi il paese ha un aspetto diverso, è il risultato dello sviluppo progressivo: le case sono belle e nuove, ma coerenti con l’architettura istriana. La strada per Marezige è pittoresca, interessante, e anche l’ambiente circostante invoglia a fare passeggiate ed escursioni.
La cantina di Marezige
L’antica casa contadina, ben conservata, fa da sfondo alla Festa del refosco e alla Festa di San Martino. Davanti alla cantina fanno sfoggio di se tre viti: refosco, malvasia e žametovka, discendente della vite più antica al mondo proveniente dal centro storico di Maribor, detto Lent.
Sulla vista del villaggio si trova anche la prima, famosa Fontana di vino, da dove si apre un panorama meraviglioso su tutta l’entroterra d’Istria, e Capodistria. Li potete degustare dei vini tipici di alta qualità, godendovi la vista.
Krkavče
Krkavčeèuno dei villaggi più antichi dell’Istria slovena. Presso Krkavče si trova anche il celebre monolite di Krkavče ( krkavški kamen), secondo la tradizione popolare detto anche »pietra tricefala«. Accanto al cimitero sopra il villaggio sono stati rivenuti alcuni reperti di epoca romana e le fondazioni di un tempio del IX.secolo, oltre a una necropoli protoslava.
Il piazzale della Chiesa di San Michele Arcangelo, che fu consacrata nel 1633 dal vescovo Pietro Morari, ècostruito da lastroni naturali di pietra. Oggi luogo d’interesse del vilaggio èla Casa Vrešje, che rappresenta una sorta di museo vivente in un ambiente istriano autentico. La particolarità del villaggio sono anche le case di pietra.
Socerb
L’agglomerato rurale Socerb che porta l’antico nome popolare di Strmec si sviluppòsotto la parette rocciosa su cui si erge il castello di Socerb (S. Servolo).La posizione del castello e del paese sul bordo di una parete carsica èunica. Da Socerb si apre una vista sulle cittàcostiere, sull’ intero Golfo di Trieste. Nei d’intorni del castello si possono visitare la grotta Sveta o la grotta Jama pod Vrhom.
Il nucleo iniziale di castello risale al IX.secolo. Il resto del castello venne edificato nei secoli successivi. Nel 1780 fu colpito da un fulmine che lo incediòe lo danneggiò a tal punto da non poter piùessere abitato. Oggi il castello rappresenta una meta molto aprrezzata per escursionisti e non solo.